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24 ottobre 2010

[...] i giorni [...]


Istruzioni per l'uso: Leggere con questo sottofondo musicale - o con quasiasi altro vi piaccia.

[...]le aveva detto tutto, non era riuscito a tener dentro. L'unica cosa fu che lo fece nella maniera piu' teatrale possibile. L'aveva urlato al mondo, almeno al suo di mondo, davanti casa sua. Lei non era uscita, aveva solo ascoltato tutto, senza parole. E mentre le sue amiche sghignazzavano e se la ridevano, lei non proferiva parola, ascoltava soltando. In silenzio.

E quel silenzio era pesante, e lungo. Erano attimi, ma a lei sembavano secoli, solo i suoi pensieri scorrevano inesorabili, senza sosta, come un fiume in piena. Ricordo' di tutte le attenzioni che fino ad allora le aveva donato, anche quelle che meno meritava, anche quelle che non avrebbe mai ricambiato.
Lui sembrava esausto, da troppo tempo aveva portato questo segreto dentro di lui. Doveva togliersi questo fardello. Doveveva liberare il suo cuore, doveva liberarlo davanti a lei. Solo a lei.
Ma non era riuscito a farlo. L'aveva fatto davanti a tutti senza nemmeno guardarla in faccia. Nonostante tutto non era dispiaciuto, si sentiva leggero, e forse non importava quello che lei avrebbe pensato. Perche' in quel momento, in quel momento era libero. In quel momento era lui.
Lei, annuiva, anche se lui non poteva vederla. Chiusa dentro la sua stanza, nel suo silenzio, il suo volto era rigato da una lacrima.
Lei che non aveva mai pianto.

Le sue parole non erano urlate, ma neanche troppo silenziose, erano un sussuro definito e scandito da emozioni. Quando fini' di "sussurare" si accascio' a terra e, senza parole, fissò la sua camera, come se sapesse che lei fosse li.
Lei... non era spaventata, e forse neanche tanto stupita: lo sapeva che sarebbe successo. Prima o poi. Si alzo' e si diresse vicino la finestra, nascosta dalla tenda, e osservo' quell'uomo, cosi' diverso rispetto a quando l'aveva conusciuto lei. Era diverso, dentro e fuori. Fu un attimo. I loro sguardi si incrociarono. Solo per un attimo.
Rimase per ore a guardare quell'uomo che aspettava che la sua Giulietta si affacciasse.

Ma quando, ormai, prese la sua decisione, quando lei usci'- affannata -
lo vide, sì, ma mentre si allontanava, in silenzio come era entrato nella sua vita. A piccoli passi, senza infastidire nessuno.
Lei...voleva urlagli di fermarsi, ma non lo fece. E fu l'ultima volta che lo vide. Ed un'altra lacrima rigo' il suo volto.

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